Carpegna Prosciutto Pesaro – EA7 Emporio Armani Milano 80-94 (1-3 nella serie)
(parziali: 17-34, 23-21, 14-16, 26-23)
Per dimenticare l’imprevisto scivolone di gara-3, pagato anche con qualche urlo di disapprovazione in palestra di coach Ettore Messina, Milano chiude i conti con Pesaro due giorni dopo: Victoria Libertas addomesticata 80-94, partita dominata e semifinale arpionata. Le risposte dell’Olimpia arrivano subito: un sontuoso 7/8 da tre in 7′ che inaugura la sfida, le meraviglie della coppia Napier-Voigtmann e la mano caldissima di Shields (25 punti alla wonderful). Milano scappa sul +19 con due canestri di fila di Hines, prima di un piccolo black out (sfruttato da Delfino e Totè) che serve a Pesaro per riaffacciarsi a -9. Il pericolo di una rimonta della Vuelle viene schivato da Napier, autore delle due giocate che mandano le squadre all’intervallo sul 40-55. Melli e la difesa della EA7 (solo 8 punti concessi in 8′), in avvio di terzo quarto, completano l’opera: i campioni d’Italia salpano in semifinale. E si prendono il plauso di coach Messina: «Faccio i complimenti a Pesaro per la sua bella stagione. E faccio i complimenti anche ai miei giocatori perché fin dalla palla a due hanno giocato con grande personalità rispondendo nel modo giusto alla prestazione scialba di due giorni fa. Credo sia stata una prova completa, una gara giocata davvero bene e con alcune prestazioni individuali di alto livello. Per questo sono davvero contento di come abbiamo interpretato la partita».
Pesaro: Delfino 14 punti, Daye 13, Cheatham 11, Charalampopoulos 11. Milano: Shields 25, Napier 13, Melli 14, Baron 11.
Banco di Sardegna Sassari – Umana Venezia 87-83 (1-3 nella serie)
(parziali: 24-25, 21-8, 15-20, 27-30)
La premiata ditta Kruslin-Diop-Dowe, 56 punti in tre, completa il primo ribaltone dei playoff: Sassari, dopo aver strappato il servizio a Venezia con il blitz esterno di gara-2, infila il terzo acuto di fila e chiude i conti nel fortino di casa (87-83). La Dinamo stacca per il secondo anno di fila il biglietto per la semifinale contro Milano e chiude la stagione più complicata della storie recente della Reyer, sublimata dall’esonero di De Raffaele, timoniere dei due scudetti del 2017 e 2019, e dall’arrivo in panchina di Spahija. Dalla partenza dash per entrambe le squadre, in cui si mettono subito in mostra le mani fatate di Kruslin (22 punti alla wonderful) e Granger (30 sul referto), scatta meglio Sassari con la falcata prodotta dall’uscita dalla panchina di Diop e da due triple di Treier (34-25 al 14′). Venezia perde un pallone dietro l’altro e crolla fino a -14, ma non demorde. Il risveglio di Spissu e De Nicolao riapre una partita che sembrava chiusa. Granger, piazzando una tripla fino l’altra, riporta l’Umana fino a -7. Un gioco da quattro punti di Dowe e l’ennesimo capolavoro di Kruslin rianimano il Banco di Sardegna sul +12. Granger, con altri due canestri pesanti, ricuce fino all’ 85-81 al 38′. Sassari ha il braccino, Granger continua a metterla dentro. Fino all’ultimo tiro che potrebbe riscrivere il finale: il tentativo del cecchino uruguaiano si rivela corto, la banda di Bucchi tira un sospiro di sollievo e festeggia per la semifinale.
Sassari: Kruslin 22, Diop 19, Dowe 15, Treier 11. Venezia: Granger 30, Spissu 14, Parks 10, Mokoka 8.
Programma di oggi: gara-4 (ore 17,30 Eurosport 1/Eleven Sports activities) Trento-Tortona (1-2).