Ucraina – Russia, le information sulla guerra di oggi 23 aprile


Missili russi S-300 hanno colpito edifici civili nella tarda serata di ieri a Kharkiv, il bilancio di vittime e feriti è ancora ignoto. Intanto, il Giappone ha inviato 471 milioni di dollari all’Ucraina Help, Restoration and Reform Belief Fund «per soddisfare le esigenze più urgenti nella riparazione delle infrastrutture critiche».

Crescono le tensioni diplomatiche tra Mosca e Berlino. La portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova ha annunciato in television l’espulsione di oltre 20 diplomatici tedeschi. Una ritorsione, ha detto, contro la precedente decisione della Germania di espellere i diplomatici russi. Secondo il quotidiano tedesco Bild, sono 34 i diplomatici a dover lasciare la Russia. Mosca ha accusato Berlino di aver avviato un processo di distruzione delle relazioni bilaterali e ha riferito che «limiterà significativamente il numero massimo di dipendenti delle missioni diplomatiche» tedesche.

Sul suolo russo invece, oltre 3mila residenti sono stati evacuati dalle loro case nella città di Belgorod, al confine con l’Ucraina. Nella stessa space dove giovedì period stata sganciata accidentalmente una bomba dall’esercito russo, è stato trovato un altro ordigno esplosivo. “Il comando operativo ha deciso di evacuare 17 condomini nel raggio di 200 metri”, “tutti coloro che necessitano di una sistemazione temporanea saranno assistiti”, ha annunciato il governatore della regione russa Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram, riferendo poi che l’ordigno è stato rimosso dall’space e che i residenti sono rientrati nelle loro case.

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Il fondatore e chief del gruppo militare filorusso Wagner, Evgenij Prigozhin, parlando con i media, ha rivelato che il figlio del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha partecipato alla guerra «come parte delle unità di artiglieria del gruppo», sotto falso nome: «Solo io ne ero a conoscenza».

Ex Wagner graziati da Putin tornano in Russia e commettono omicidi e violenze
Il Gruppo Wagner ha trovato nei detenuti delle carceri russe un bacino enorme di mercenari da cui attingere. Alcune stime fatte da MediaZona parlano di un numero compreso tra 17 mila e 33 mila persone fatte uscire dalle prigioni per poi essere arruolate e, dopo aver prestato servizio, graziate dal presidente Vladimir Putin. Molti sono morti sul campo di battaglia. Altri invece sono rientrati a casa e, spesso, sono tornati a delinquere. Il Guardian ha raccontato la storia di Georgiy Siukayev, condannato per omicidio e reclutato dai mercenari della Wagner lo scorso autunno per combattere in Ucraina. Dopo essere stato graziato, Siukayev è tornato a Tskhinvali, la sua città natale, dove ha ucciso Soslan Valiyev, un uomo di 38 anni affetto da una disabilità dello sviluppo. Il suo caso non è l’unico. Alla nice di marzo, Yulia Buiskich, una pensionata di 85 anni, è stata uccisa in casa sua nella cittadina di Novyj Burets, nella regione di Kirov, 600 miglia a est di Mosca. Advert assassinarla, probabilmente con un’ascia, sarebbe stato Ivan Rossomakhin, un ex wagnerista di 28 anni che aveva già commesso altri reati prima di essere condannato a ten anni di carcere per omicidio nel 2020. «Lo Stato, Putin in persona e Prigozhin sono responsabili della morte di Yulia e dovrebbero risponderne», ha detto un parente della donna rimasto anonimo.

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