Dal “processo” a Sciascia alla lotta alla mafia dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro. Dall’intervista al sindaco di Palermo Roberto Lagalla allo spettacolo di salvo Piparo. E ancora il dialogo tra i giornalisti siciliani Francesco Merlo e l’x direttore de Il Piccolo Enzo D’Antona. Ecco la terza giornata di Isola Robinson a By way of dei librai.
Bellavia: “Dobbiamo tornare sul territorio”
Bellavia: “Non deleghiamo ai soli magistrati il racconto di questo paese. Bisogna tornare sul territorio. I magistrati lo fanno con la polizia giudiziaria. Ma anche noi giornalisti dobbiamo farlo: occupiamoci di varianti urbanistiche, dell’interesse per il fotovoltaico, per le energie various. Bisogna ritornare a fare un certo tipo di lavoro sul territorio”
De Lucia: “C’è ancora voglia di mafia”
De Lucia: “C’è voglia di mafia. Chi sono i mafiosi si sa. Il problema è che c’è una parte della società civile che cerca la mafia”.
De Lucia: “Il nostro compito è impedire che la mafia si riorganizzi”
De Lucia: “La mafia ha una struttura elastica e flessibile. Il compito delle polizie dello Stato è quello di impedire la sua riorganizzazione. Ma servono anche sviluppo e capacità di ragionare”.
Abbate: “Nel 1992 mettevamo i lenzuoli alle finestre, oggi restano nei cassetti”
Abbate: “A trent’anni dalla stragi, cosa è rimasto di quell’indignazione? Penso che tra poco saranno trent’anni anche dall’assassinio di padre Pino Puglisi. Nel 1992 mettevamo i lenzuoli alle finestre, oggi rimangono nei cassetti. Se Messina Denaro è rimasto latitante per trent’anni, vuole dire che la società ha dimenticato in fretta”
Bellavia: “Come abbiamo formato la nostra classe dirigente?”
Bellavia: “La mafia non è estranea alla società. I mafiosi abitano nei nostri condomini: che città sono quelle in cui i latitanti possono muoversi, stringere relazioni? A me non interessano le vicende amorose di Messina Denaro. Quello che mi interessa è che due delle donne con cui intratteneva relazioni, erano maestre: come l’abbiamo formata questa classe dirigente?”
De Lucia: “La mafia non è finita”
De Lucia: “L’arresto di Messina Denaro? Una bella giornata e non sono tante nel nostro mestiere. Ma la mafia non è finita”
La mafia dopo Messina Denaro: De Lucia, Abbate, Bellavia e Palazzolo

Melati: “Sciascia indagava sulla natura dei siciliani”
Melati: “Dopo Sciascia il dibattito si è polarizzato su mafia e antimafia. Ma la sua period una riflessione più generale, abbracciava l’analisi del carattere del siciliano. Il siciliano, tirato fuori dal contesto in cui si muove, ha una particolarità? Per esempio nel suo rapporto col territorio? Pensiamo alla storia della preside dello Zen: la Sicilia porta tutto all’estremo, quel che dolce è molto più dolce, quel che è tragico è molto più tragico. Io credo che questo fosse uno dei rovelli di Sciascia”
Garlisi: “Sciascia period il teorico della contraddizione”
“Sciascia ha fatto del culto di se stesso un motivo centrale della sua poetica. Sciascia period il teorico della contraddizione” cube Lillo Garlisi.
Savatteri: “Sciascia mai allo Strega”
Ma Sciascia sapeva scrivere bene? Lo chiede Salvatore Ferlita ai giornalisti Gaetano Savatteri e Piero Melati e all’editore Lillo Garlisi. “Sciascia – cube Savatteri – non partecipò mai a un Premio Strega. Sciascia sceglie un genere popolare: il poliziesco”.
Si può processare Sciascia? A Isola Robinson Savatteri, Melati e Garlisi con Salvatore Ferlita
