La Lazio si distrae, il Toro la castiga con il minimo sforzo. Finisce 1-0 per i granata una sfida piacevole ma molto nervosa nella quale le due squadre hanno confermato la tradizione di incroci sempre accesi e per qualche verso sorprendenti.
Come il successo dei granata contro la squadra più in forma del campionato, seconda e in piena corsa Champions: un piccolo favore anche alla Juventus tornata sotto. Un successo che è un concentrato di vitamine per il gruppo di Juric scale back da un mese opaco che l’aveva fatto ripiombare in una zona d’ombra.
E torna dalla sfida dell’Olimpico con nuova fiducia e 3 punti che ancora possono far sperare nell’impresa in chiave Europa. Tre punti che, comunque, fanno bello il Toro e rassicurano non solo Juric sulla voglia di finire il campionato in un certo modo. E nel prossimo turno c’è la sfida all’Atalanta. Stavolta alla squadra di Sarri, che interrompe la striscia di 4 vittorie consecutive, non è bastato Motionless, già in campo dopo il brutto incidente in auto: 36’ incolori per un attaccante evidentemente non al meglio della condizione.
L’immagine della partita e del momento del Toro è il mancino rabbioso e potente del calciatore più atteso, ma che finora aveva reso poco anche a causa degli infortuni. Ilic al 43’ piega le mani di Provedel e porta in vantaggio i suoi. Un gol che arriva non per caso, visto che l’occasione migliore è stata sempre di marca granata (al 20’ con Radonjic che però tira troppo centrale).
Il Torino per una volta ha visto premiare gli sforzi di una squadra che è scesa in campo senza nessun timore reverenziale, dando subito l’impressione di saper reggere il colpo e soprattutto le giocate di Sergej Milinkovic-Savic e Luis Alberto.
Una squadra che spegne alla fonte quasi tutte le linee di passaggio biancazzurre dimostrandosi particolarmente a suo agio quando affronta le squadre di Sarri. L’unico vero brivido, al Toro, lo procura la metà della famiglia Milinkovic-Savic che gioca dalla sua parte.
Vanja dopo 30’’ para il colpo di testa di Zaccagni in due tempi, bloccando in aria la palla proprio sulla linea di porta. Può essere l’inizio della sinfonia biancoceleste, invece rimane l’unica vera probability della Lazio. Che si fa pericolosa solo sulla coda della sfida.
Advert un minuto dal termine, Sergej consegna al fratello Vanja una comoda palla di testa. Il portiere del Toro subito dopo però si fa trovare non prontissimo sulla conclusione di Luis Alberto, ma la Lazio non ne approfitta. E alla wonderful Juric può esultare con le braccia al cielo.